Gay & Bisex
Andrea & Matteo - 5
di Marcus95
29.07.2022 |
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"Guardava molti film porno sul telefono e in due mesi aveva visto quasi tutto il catalogo..."
Capitolo 5: 25 Anni - Parte 1Andrea era diventato finalmente padre. Era nato un maschio, Giorgio. Era molto contento ma avere un figlio significava avere tante responsabilità. Non era una cosa facile, non era una cosa da prendere sotto braccio. Doveva mettere la testa a posto. Basta sesso in giro, basta sesso occasionale. Adesso era sposato e con un figlio. Sua moglie era un’amante del sesso come lo era lui e lo facevano due o tre volte al giorno. Comprare i preservativi era una cosa molto dispendiosa così lo facevano senza. Anche se lei era sotto contraccettivi non seguiva la terapia in maniera rigorosa e un giorno si ritrovò incinta. Fu una sorpresa per entrambi ma entrambi decisero di tenerlo. Giorgio nacque 9 mesi dopo.
Per Andrea fu un dramma la gravidanza. Con la moglie gravida significava niente sesso e tante, troppe seghe. All’inizio se la cavava bene ma col passare del tempo non ne poteva più. Guardava molti film porno sul telefono e in due mesi aveva visto quasi tutto il catalogo. Non lo eccitava più niente. Voleva la figa bagnata di sua moglie, sentirla godere sotto i colpi del suo cazzone di 23 centimetri. Voleva sborrare dentro alla figa. Voleva poi farla girare e metterle il cazzone dentro, farla gemere come una cagna mentre se la sbatteva per bene. Ma niente di tutto questo avvenne. Doveva trovare un rimedio.
Aveva scaricato una app di incontri in cui aveva messo delle sue foto senza mostrare la faccia. Aveva trovato davvero tante donne in calore ma non andò a letto con nessuna. Non voleva tradire sua moglie. Con queste donne ci fece solo del sano sesso virtuale, o tramite messaggi o con una videochiamata in cui si masturbava il cazzone e loro si sgrillettavano la figa prima di venire entrambi. Alle ragazze piaceva tanto il cazzone di Andrea e lo volevo con tutte le loro forze ma si facevano bastare la videochiamata. Andrea doveva trovare una soluzione alle sue palle blu da quanto erano piene.
Ovviamente si sfogava con il suo migliore amico Matteo che si era fatto più robusto e pensava molto alla palestra e allo sport in generale. Faceva il personal trainer andando a casa della gente, facendo le schede e aiutandoli a raggiungere i loro obiettivi che si erano prefissati. Matteo capiva la frustrazione di Andrea, sapeva che Andrea non poteva stare senza sesso per troppo tempo. Non sapeva cosa suggerire. Aveva una idea certo ma era una idea un po’ bizzarra. Non credeva Andrea potesse accettare. Se la tenne per sé.
Un altro mese era passato e la frustrazione di Andrea era intollerabile. Era più violento e maleducato. Matteo si decise che doveva fare qualcosa e organizzò tutto alle spalle di Andrea. Un giorno lo invitò a casa sua e gli disse che c’era una ragazza a sua disposizione che l’avrebbe solo aiutato a svuotassi ma senza fare sesso così non avrebbe tradito la moglie. Andrea era riluttante ma decise di andare ugualmente.
Quando Andrea arrivò davanti alla porta di casa di Matteo la trovò aperta e decise di entrare. La casa era buia e la voce di Matteo arrivò dalla camera da letto.
«Andrea qui» disse Matteo.
Andrea seguì la voce, tanto conosceva la casa. Appena varcò la soglia della camera da letto si trovò davanti una sola figura. Matteo era sul letto a carponi. Era completamente nudo se non per un jockstrap che ovviamente lasciava il culo esposto. Era davvero un bel culo quello di Matteo, sodo e tondo. Andrea rimase bloccato.
«Lo so che ti avevo promesso una ragazza ma noi due abbiamo già fatto sesso. Se lo fai con me non è tradire tua mogie» disse Matteo senza vergogna.
«Ti sei compato il jock per me?» Chiese Andrea quasi ridendo per placare il suo imbarazzo.
«Sì, così non sei costretto a vedere il pisello sotto e ti puoi concentrare sul culo» fu la risposta di Matteo.
Andrea non disse nulla. Guardò quella scena. La stanza era poco illuminata e Matteo non lo guardava in faccia. Era ancora piegato sul letto con le gambe aperte e il culo bene in alto pronto per essere usato. Andrea si denudò completamente. Il cazzo era già barzotto. Si avvicinò a Matteo e si piegò all’altezza del suo culo.
«Posso farti quello che di solito faccio alle ragazze che mi scopo?» Chiese Andrea senza toccare Matteo.
«Sì, esattamente quello che fai a loro» rispose.
Andrea afferrò le natiche di Matteo e le allargò mostrando un buco del culo stretto e senza peli. Andrea apprezzò infinitamente che Matteo si fosse depilato il buco del culo. Andrea avvicinò la faccia e leccò il buco di Matteo che iniziò a gemere sentendo la lingua di Andrea fare dei giochini attorno al suo buco. La lingua era esperta e girava in circolo prima di entrare un po’ nel buco. Lo stava lubrificando tutto per bene. Matteo gemeva, non aveva mai provato una cosa simile.
Andrea si alzò e pensò di ricevere un pompino da parte di Matteo ma aveva troppa voglia di scopare per ricevere un pompino. Prese Matteo per il jock e appoggiò la sua cappella piena di precum contro il buco di Matteo. Picchiettò l’entrata del culo con la cappella lubrificandolo ancora meglio.
«Ti scopo puttana» disse Andrea.
La cappella entrò tutta in un colpo e si fermò a far ambientare Matteo che si sentì il culo aperto. La cappella di Andrea non era una cappella normale ma una cappellona. Era molto grossa, più larga del suo cazzone ma non di tanto. Matteo gemeva per quella presenza. Gli faceva male ma allo stesso tempo godeva.
Andrea andò avanti e indietro facendo entrare il suo cazzone centimetro dopo centimetro. In pochi minuti Matteo aveva il cazzone di Andrea nel culo. Andrea spingeva sempre più forte, aveva una voglia di svuotarsi le palle il prima possibile. Matteo non voleva essere da meno. Voleva quel cazzone, lo voleva provare tutto. Lo voleva dentro di se.
«Dai scopami» disse Matteo a bassa voce.
Andrea lo prese saldamente e se lo scopò forte. Matteo non si aspettò una potenza tale e così iniziò a urlare come una cagna in calore che viene sbattuta ripetutamente da uno stallone. Andrea gemeva forte spingendo la sua erezione non solo dentro al culo di Matteo ma andando oltre da come spingeva. Aveva una voglia fottuta e voleva scopare come un uomo. Sempre tenendo Matteo per il jock. Matteo si lasciava perturbare da quelle spinte così decise e violente. Le grosse palle di Andrea sbattevano contro il culo di Matteo producendo un rumore sordo.
Andrea era una macchina da guerra del sesso. Si scopava il culo di Matteo come se non vedesse un buco da decenni. Era violento e animalesco. Nei suoi occhi c’era solo il godimento sessuale. Matteo non diceva niente, si lasciava percuotere dai colpi violenti del cazzo del suo migliore amico e gemeva. Andrea salì sul letto e lo scopò ancora più forte. I due gemevano ad alta voce mentre scopavano.
Il ritmo di Andrea aumentò e anche i gridolini di Matteo. In pochi secondi un fiume di sborra calda sparò fuori dal cazzone di Andrea per finire nel culo stretto di Matteo che godeva e sborrava anche lui sulle coperte. Andrea non si fermò ma continuò a scolparselo mentre la sborra usciva dal suo cazzo sapendo che gli faceva male. D’impulso uscì dal culo di Matteo e si tirò uno schiaffo al cazzone ancora duro e tutto rosso.
«Così scopa un uomo!» Urlò rosso in volto ma super contento di aver liberato le sue palle che penzolavano sotto al cazzone duro.
Matteo si rovesciò nel letto distrutto. Il suo culo non era stato solo aperto ma anche distrutto. Era quasi in paradiso, non aveva mai provato una cosa simile ed era grato ad Andrea per aver fatto ciò. Era stato utile, aveva donato il suo corpo e il suo culo al suo migliore amico. Era contento, sapeva che non avrebbe mai potuto averlo ma almeno se lo poteva godere con il sesso. Andrea si mise vinco a lui e per la prima volta parlò al suo amico.
«Grazie, lo apprezzo davvero tanto Teo».
«Figurati uomo» disse Matteo contento di avere un toro a letto vicino a lui. «Dormi qui?» Aggiunse.
«No, devo tornare a casa».
***
Mezz’ora più tardi Andrea entrò in casa e si preparò per dormire. Le luci erano spente segno che sua moglie era già a letto. Dopo essersi preparato si sdraiò vicino a sua moglie che faceva finta di dormire. Era molto tardi e Andrea dormiva nudo. Si accarezzò il petto fino ad arrivare al suo cazzo moscio. Se lo prese in mano e se lo scappellò qualche volta.
«Vuoi che ti faccia una sega?» Chiese sua moglie svogliata.
«No, non serve. Fammela al mattino quando sono in tiro. Anzi fammi un pompino domani mattina che mi eccita da matti così ti ingravido anche la bocca» rispose secco Andrea. Non voleva essere così duro ma non era contento del comportamento di sua moglie.
La moglie non disse nulla ma sbuffò prima di girarsi nel letto e nascondendosi sotto le coperte cercando di stare il più lontano possibile da Andrea.
La mattina seguente Andrea non ricevette mai una sega o un pompino.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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